L’ultima perizia redatta dall’attuale rettore dell’Unical era incompleta in quanto i fondi stanziati non furono sufficienti a garantire una mappatura esaustiva dell’area.
COSENZA – La Procura della Repubblica di Cosenza nominerà nei prossimi giorni un nuovo consulente tecnico che valuterà i livelli di contaminazione di acque e terreni di contrada Lecco. La perizia che ha portato nelle scorse settimane al sequestro di quindici pozzi e 20.000 metri quadrati di terreno dovrà essere approfondita per permettere il prosieguo dell’attività investigativa. Qualora dovessero essere riscontrate ulteriori problematiche le aziende ubicate nell’area dell’ex Legnochimica (come ad esempio Calabra Maceri, Silva Team, la centrale a biomasse Actelios) potrebbero dover bloccare la propria attività. Il tutto dipende dalla verifica del grado di inquinamento attuale. Si tratta di ricerche già effettuate e cristallizzate nella famosa perizia redatta da Gino Mirocle Crisci, attuale rettore dell’Unical, in cui pur con le limitazioni dettate dalla carenza di fondi riuscì ad attestare gli eccessi di arsenico, cromo, nichel, cobalto e piombo che potrebbero compromettere il sottosuolo nonché le falde acquifere del territorio.
A causa della mancanza di autorizzazioni le analisi furono effettuate, come denunciò Crisci, solo nel raggio di 500 metri dall’ex Legnochimica e i carotaggi finiti i soldi per pagare le trivellazioni furono eseguiti usando gli escavatori prestati, gentilmente, dai Vigili del Fuoco. Un problema, quello finanziario, che il procuratore aggiunto Marisa Manzini assicura che ”faremo in modo di superare” aggiungendo che ”stiamo facendo tutto il possibile per bloccare l’inquinamento e risalire ai responsabili vagliando anche l’eventuale ruolo avuto dagli amministratori pubblici nel contribuire alla mancata bonifica del sito. Non possiamo ora chiudere tutte le aziende di contrada Lecco, provocheremmo un danno economico enorme. Siamo però disposti a dissequestrare pozzi e terreni qualora venisse avviato un progetto serio e credibile di bonifica”.
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