La Giunta Manna ricorda che nel Comune di Rende esiste un ‘quartiere dormitorio’ ignorato da 25 anni ed utile solo in campagna elettorale.
RENDE – A Viale dei Giardini non esistono attività commerciali, solo una palestra sotto sequestro, un supermercato trasformato in chiesa e poi abbandonato e un centro sociale in cui pare non si svolga nessuna attività. Vi è solo una piazza con mattonelle divelte e panchine che definire tali sarebbe un’offesa all’intelligenza della comunità che abita il quartiere. Mille famiglie di cui la politica ricorda l’esistenza solo in campagna elettorale. Poi, puntualmente, seguono cinque anni di oblio. In Ottobre la Giunta Manna ha approvato il progetto preliminare del famigerato ponte pedonale che dovrebbe collegare Viale dei Giardini al resto della città. Una passerella in legno lamellare sul fiume Surdo che permetterebbe agli abitanti di poter raggiungere a piedi via Mattia Preti, la strada che collega Saporito a Commenda costeggiando l’ex automeccanica cosentina. L’intervento costerà 300mila euro, soldi che però nelle casse comunali in realtà non esistono. E’ solo un buon proposito, in vista di poter accedere a finanziamenti regionali. Nelle scorse settimane alcuni cittadini di Viale dei Giardini hanno mostrato le proprie rimostranze all’assessore ai trasporti del Comune di Rende Francesco D’Ippolito per discutere della questione.
Un incontro cui tema era stato frainteso in quanto l’assessore credeva si volesse parlare dello svincolo killer della statale 107, modificato dall’Anas per i lavori necessari a costruire la nuova stazione di rifornimento carburante nonostante i numerosi incidenti e la pericolosità più volte segnalata dai cittadini. Del ponte D’Ippolito non sapeva nulla, perchè il giorno in cui fu deliberata l’approvazione del progetto era assente. Nella riunione è stato fatto notare che il ponte pedonale che consentirà ai cittadini di spostarsi a piedi senza dover attraversare il pericoloso cavalcavia della Salerno – Reggio Calabria, peraltro non illuminato, non porrà rimedio al degrado in cui verte l’intero quartiere. I cittadini hanno inoltre fatto notare che il prolungamento del parco fluviale di Commenda, che si è fermato poco prima di Viale dei Giardini, potrebbe restituire dignità a una comunità ignorata da 25 anni, ovvero dalla sua nascita. L’elevato costo del ponte pedonale, è stato fatto notare, è ingiustificato viste le criticità e le emergenze a cui bisognerebbe dare priorità. La carenza di servizi inoltre ha visto deprezzare con il passare degli anni il valore delle case con la conseguenza che, pur essendo a pochi passi dall’università, nel quartiere non risiedono studenti fuori sede.
Il tutto a discapito dei proprietari che vedevano invece lievitare, grazie alle opere realizzate dal Comune, i più ‘fortunati’ concittadini di Roges, Commenda, Quattromiglia, Villaggio Europa, Saporito, Arcavacata e Viale Principe. Per Viale dei Giardini invece solo un marciapiede, dopo vent’anni ed un campo di calcetto mai curato oramai ridotto ad un rettangolo di cemento pericoloso per i ragazzini che hanno il coraggio di accedervi. Eppure furono stanziati diversi finanziamenti nelle passate amministrazioni, mai utilizzati. Settecentomila euro dalla Provincia di Cosenza nel 2011 per lavori di “Realizzazione Strada di Collegamento Viale dei Giardini – Commenda”, duecentoventimila euro dal Comune di Rende nel 2001 per lavori di ”Realizzazione passarella in legno e percorso pedonale Viale dei giardini – Saporito”. Quasi un milione di euro caduti nel dimenticatoio a cui si aggiunge il miliardo e 500 milioni di lire finanziati nel 1991 sempre per il ponte che sarebbe dovuto sorgere tra Viale dei Giardini e via Mattia Preti. Un progetto a cui i residenti non si dicono contrari, anzi, chiedono che sia ampliato con il prolungamento del parco fluviale, con la realizzazione di un marciapiede sul cavalcavia autostradale e magari con la ‘gentile concessione’ di un asfalto nuovo che non costringa le auto ad azzardate gincane per evitare le numerose buche.