Il Parco Pietro Giorcelli porta il nome del barone piemontese proprietario dei terreni su cui sorse la Legnochimica.
RENDE (CS) – Solo le ‘rotonde’ più in vista, in prima linea vicino alla scuola materna, sono state ripulite. Le altre sono piene di fogliame e spazzatura. Al parco Pietro Giorcelli, che porta il nome del barone torinese che nel 1900 comprò i terreni di contrada Lecco poi acquisiti dalla piemontese Legnochimica, la manutenzione avviene a ‘tappe’. La Rende Servizi pulisce a metà. Colpa del contratto di solidarietà che ha ridotto gli orari lavorativi dei dipendenti. Delle giostre resiste solo lo scivolo. Delle altre, poste in fila indiana all’entrata del parco, resta solo lo scheletro. Il Parco nella sua storia ha vissuto stati di degrado peggiori, ma anche momenti di vivibilità decisamente migliori. Tra l’erba tagliata a macchia di leopardo gli alberi completamente recisi sono almeno sette. A pochi metri dal piazzale d’entrata il pantano. Dalla Rende Servizi spiegano che la manutenzione a singhiozzo è dovuta al maltempo e ai turni ridotti. In ogni caso l’azienda assicura che entrò lunedì il parco sarà interamente ripulito. Il motivo per cui gli alberi sono stati totalmente recisi è stato invece chiarito dall’ufficio tecnico del Comune di Rende. La ditta a cui il municipio ha affidato il servizio a costo zero, accaparrandosi in cambio il legname, ha deciso di tagliarli perché pericolanti. Secondo i tecnici è stata un’idea lungimirante in quanto il maltempo delle scorse settimane avrebbe potuto creare enormi danni qualora fossero caduti all’entrata della scuola materna. C’è però chi si chiede se fosse davvero necessario abbatterli totalmente e se il ‘bottino’ del legname non fosse più invitante di una semplice potatura fatta a norma.
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