Quantcast
Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
Viewing all articles
Browse latest Browse all 782

Metrotramvia un’idea datata 1982, ma al Comune di Rende non c’è traccia del progetto

$
0
0

Assecondare Oliverio per non perdere i 160 milioni di euro. Solo se emergeranno irregolarità, il sindaco Marcello Manna potrebbe tentare di fermare i lavori.

 

RENDE – Ormai è troppo tardi. E’ questa la posizione attuale della giunta Manna in merito al progetto della metrotramvia Cosenza – Rende – Unical. Non importa se il tracciato è stato studiato quando ancora buona parte dei palazzoni d’Oltrecampagnano non esistevano. Non importa se nel cementificare Rende nessuno ha tenuto conto della ‘metropolitana’ ideata già nel 1982. Quel che conta è non perdere i 160 milioni di euro stanziati per finanziare l’opera. I lavori, secondo l’attuale cronoprogramma, dovranno partire in luglio. Tra qualche settimana infatti saranno eseguiti i rilievi geotecnici e inizierà la costruzione dei vagoni. La metrotramvia entrerà poi in funzione entro la fine del 2019, dopo 900 giorni. Sarà un esempio d’eccellenza, visto che sarà lunga 21 chilometri ed a Brescia per costruirne una dozzina hanno impiegato tredici anni. Ieri durante il Consiglio comunale straordinario che si è tenuto a Rende per discutere di metro ed ospedale l’assessore all’Ambiente Francesco D’Ippolito ha ricostruito la lunga storia del progetto ormai divenuto esecutivo. Si tratta di un’idea nata trentaquattro anni fa. Una proposta cristallizzata nel progetto di Natalizia, ex dirigente Amaco, approvato dai Comuni di Rende e Cosenza nel 1998.

 

Da allora il tracciato studiato per il territorio rendese è rimasto invariato. Nel 2003 viene pubblicato il bando per l’aggiudicazione della gara, appaltata nel 2008, con il parere favorevole sul progetto preliminare espresso nel 2010 da entrambi i Comuni coinvolti e dala Regione. Nel 2012 è la commissione europea a dare l’ok per la realizzazione dell’opera e nel 2013 il sindaco di Cosenza chiede alla Regione alcune modifiche al progetto (Rende ‘dimenticherà’ di farlo perché commissariata). Negli ultimi sei mesi è stato il governatore Oliverio ad accelerare l’iter burocratico per iniziare i lavori riuscendo ad appaltare i lavori di una gara andata sempre deserta. A Rende sono diverse le criticità emerse (presenza di ponti, semafori, attraversamenti pedonali) soprattutto per quanto riguarda il tratto che taglierà via Busento e via Crati. Durante il consiglio comunale di ieri è stato quindi proposto un incontro con i progettisti per discutere della possibilità di apportare alcune modifiche. Un incontro che, secondo alcuni consiglieri di minoranza, dovrebbe tenersi insieme al Comune di Cosenza che si chiede di riunire in un’assise congiunta tra l’amministrazione Manna e l’amministrazione Occhiuto.

 

L’atteggiamento è quello della rassegnazione. Ad assecondare il volere di Oliverio, non è solo il sindaco di Rende Marcello Manna che chiede ”rispetto per gli atti già sottoscritti” sottolineando che ”questo progetto non si discute”, ma anche chi era seduto tra i banchi del Comune di Rende quando Principe chiedeva la metro. Primo tra tutti il consigliere Zicarelli il quale continua a ripetere ”ormai siamo in ritardo”. Anche l’assessore D’Ippolito ritiene non si possano più apportare modifiche. Il consigliere Massimiliano De Rose non è d’accordo e chiede con forza alla giunta Manna di reagire alle imposizioni della Regione. “Non ci rassegnamo al fatto che – ha affermato – l’iter è partito e non si può fermare. Meglio lasciare ai posteri un debito in più, che non una città sventrata irrimediabilmente. Se ci sono delle irregolarità, come pare stia emergendo dovremo adoperarci per bloccare l’avvio dei lavori“. In quel caso, forse, il sindaco Marcello Manna potrebbe tentare un’azione legale per fermare il progetto. Le penali da pagare alle ditte che si sono aggiudicate l’appalto qualora l’iter dovesse essere bloccato ammontano a circa 10 milioni di euro. Tre milioni di euro l’anno invece dovranno essere spesi per mantenere in vita la struttura. Intanto dai banchi della minoranza i consiglieri però fanno notare che nonostante si siano spesi per reperire copia del progetto, pare che in Comune, a Rende, non ve ne sia alcuna traccia. Il progetto esecutivo della metrotramvia Cosenza – Rende – Unical in municipio, infatti, sembrerebbe non sia stato ancora depositato.

 

 

L'articolo Metrotramvia un’idea datata 1982, ma al Comune di Rende non c’è traccia del progetto sembra essere il primo su QuiCosenza.it.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 782

Trending Articles