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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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Triplice omicidio a Cassano, si sospetta intimidazione a teste ‘latitante’

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Anche oggi non si è presentato in aula per testimoniare sull’uccisione del piccolo Cocò Campolongo, del nonno Giuseppe Iannicelli e della ragazza marocchina Ibtissam Touss

 

COSENZA – Nuova udienza oggi presso la Corte d’Assise di Cosenza per il processo che vede alla sbarra Cosimo Donato e Faustino Campilongo. Collegati in videoconferenza dai carceri di Parma e Cuneo, ‘Topo’ e ‘Panzetta’ sono accusati di aver ucciso e dato alle fiamme, nel gennaio del 2014, il piccolo Cocò Campolongo, il nonno Giuseppe Iannicelli e la ventisettenne marocchina Ibtissam Touss. Stamattina il pm Assumma dopo alcune vicende che hanno messo in difficoltà la famiglia Iannicelli, ha preannunciato il parere favorevole alla restituzione della loro abitazione in caso di nuova istanza di dissequestro, attualmente rigettata dagli organi competenti. Anche stamattina, come nelle scorse udienze, un teste non si è presentato in aula consegnando come giustificativo un certificato medico in cui si attesta il suo ricovero ospedaliero. Secondo la pubblica accusa l’uomo sarebbe stato avvicinato dalla famiglia di Cosimo Donato. In particolare gli sarebbe stato chiesto di fornire un alibi al presunto assassino.

 

Davanti al collegio giudicante, presieduto dal giudice Giovanni Garofalo con a latere Francesca De Vuono, avrebbe dovuto dire di aver visto Cosimo Donato la sera del delitto raccontando che l’imputato si era recato a casa sua per ‘chiedergli una cosa’. Una versione non veritiera che il testimone avrebbe detto di non voler assecondare in virtù del fatto che si tratta di un omicidio gravissimo. In aula è poi stata ricostruita una vicenda avvenuta qualche settimana fa, la sera della vigilia di Natale. A parlarne sono stati i carabinieri intervenuti per sedare un litigio sorto tra la compagna di Cosimo Donato e il teste. I militari hanno confermato il pessimo stato di salute dell’uomo, che pare fatichi a deambulare, e i rapporti conflittuali tra le due famiglie. Il 24 dicembre infatti tra i due vi sarebbe stata una violenta lite che ha comportato l’intervento delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che durante il dibattimento la pubblica accusa sollevi sospetti di intimidazione processuale. Nel marzo scorso infatti il pm Luberto ipotizzò minacce a carico di una donna chiamata a testimoniare inoltrate, in questo caso, dai congiunti di Faustino Campilongo.

 

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