
Rende con soli sei vigili urbani per un territorio che è il triplo di Cosenza. Si chiede di intervenire per la sicurezza stradale
RENDE (CS) – Acqua, buche e traffico. “Siamo in difficoltà, ma Rende non è Beirut”. L’assessore con delega alla Polizia Municipale in apertura del Consiglio comunale tenutosi ieri nell’aula di Piazza Matteotti ha chiarito in quale situazione versa il territorio rendese. “Lavoriamo con un corpo ridotto all’osso. Abbiamo diciotto vigili urbani a Rende – spiega Domenico Zicarelli – di cui dodici part time. Devono turnarsi su disparate mansioni: raccolta differenziata, T.S.O., randagismo, ecc.. Hanno un’età media di 53 anni, la maggior parte sono donne e chi va in pensione non può essere sostituito con nuove assunzioni. La nostra rete viaria e quasi il triplo rispetto a quella del Comune di Cosenza che dispone esattamente di cento agenti in più (118 in totale). Secondo la legge Regionale dovremmo avere 1 vigile ogni 700 abitanti, noi arriviamo a stento (senza contare gli universitari) ad 1 ogni circa 3.000 abitanti. Nonostante ciò in termini di viabilità stiamo raggiungendo diversi obiettivi.
L’inaugurazione del Tratto B di Viale Parco, della strada di collegamento Saporito- Linze e di via delle Industrie tra le zone industriali di Montalto e Rende. Il traffico di Roges, con l’abolizione del semaforo in via Kennedy sembra essere snellito. Così come è successo a cancello Magdalone semplicemente invertendo il senso di marcia. Resta il nodo di Quattromiglia, congestionata nelle ore di punta, che pensiamo di risolvere con una rotatoria nei pressi delle piscine. Un metodo che si sta rilevando vincente in diverse città e che vogliamo riproporre a Rende. A Rende – afferma Zicarelli – ci sono più scuole che vigili urbani. Riusciamo a presidiare le scuole solo grazie alle convenzioni con le Guardie Ambientali e l’Associazione Carabinieri. In più con solo sei agenti full time dobbiamo intervenire negli incendi e pattugliare durante gli eventi come il Settembre Rendese o la Notte dei Ricercatori all’Unical ente che, non dimentichiamolo, distrae noi numerose risorse umane. E’ partita in queste ore la bitumazione delle strade per asfaltare le buche. Non potevamo farlo prima perché non avevamo i fondi necessari. Per alcune cose bisogna aspettare. Un esempio. Spendiamo 500mila euro l’anno per la gestione del randagismo, ma stiamo per costruire un nuovo canile”.”.
ROTATORIE NON BASTANO, SI ATTENDE LA METRO
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