Alcuni terreni sono già stati individuati. I vantaggi del costruire il nuovo polo ospedaliero della provincia di Cosenza sul territorio rendese
RENDE (CS) – I venti ettari di terreni tra contrada Rocchi e la facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria potrebbero ospitare il nuovo nosocomio della provincia di Cosenza. A chiederlo a gran voce è l’intero Consiglio comunale di Rende che ieri si è riunito per discutere della possibilità di costruire il nuovo ospedale dell’Area Urbana ad Arcavacata. Sollevata la questione imminente del potenziamento del personale dell’Annunziata a tutela dell’incolumità dei cittadini, i consiglieri hanno elencato i vantaggi di cui godrebbero i pazienti qualora l’ospedale venisse costruito a Rende. Innanzitutto a partire dalla viabilità, visto che la zona oltre ad essere agevolmente raggiungibile dalla statale 107 e dall’A2 sarà nei prossimi anni servita sia dal nuovo svincolo autostradale di Settimo sia dalla nuova stazione ferroviaria sia dalla metrotramvia cui capolinea è previsto proprio ad Arcavacata. Inoltre, sorgendo vicino all’Università della Calabria il nuovo Ospedale potrà creare delle partnership con le Facoltà di Farmacia e il neonato corso per Assistenti Socio Sanitari. La scelta sarebbe in linea con quelle perseguite in altre città, come Perugia, dove gli ospedali sono stati costruiti al di fuori del centro urbano per decongestionare il traffico e avere in futuro la possibilità di espandere l’infrastruttura costruendo altri plessi. Una decisione che asseconderebbe anche lo sviluppo naturale di Cosenza che in questi decenni è avvenuto estendendosi a Nord, verso Rende e Settimo.
Illustrati i punti di forza dell’ubicazione in territorio rendese del nuovo ospedale è stato votato dai consiglieri, all’unanimità, un documento in cui si richiede alla Regione Calabria di valutare l’opportunità di costruire il nuovo Hub cosentino ad Arcavacata. Un’istanza che sarà ora portata all’attenzione del governatore Mario Oliverio che nei giorni scorsi si è già detto favorevole a tale ipotesi. Anche la Provincia di Cosenza, proprietaria dei venti ettari di terreni che pare siano ora usati dall’Istituto Agrario di Cosenza per progetti di olivicoltura, attraverso Mario Bartucci vicepresidente dell’ente e consigliere comunale di Rende sembrerebbe aver già accolto di buon grado l’idea del nuovo ospedale a Rende. Il sindaco Marcello Manna nel suo intervento ha precisato che non si tratta di una scelta campanilistica. “Non è un braccio di ferro. L’ospedale è il presidio sanitario di tutta la provincia. Non rivendichiamo un’infrastruttura per Rende, ma per l’intero comprensorio. La scelta di dove costruire il nuovo ospedale è nevralgica visto che si ripercuoterà nella gestione della sanità cosentina per i prossimi cento anni. Bisogna riflettere bene su questo. L’ospedale pubblico è provinciale e non appartiene a nessun Comune, ma va allocato in un posto che sia raggiungibile da tutti. Ci sono le condizioni per dire che la posizione del nuovo ospedale a Rende è solo a tutela della cittadinanza”. Durante il Consiglio comunale è stato infine annunciata la volontà di rendere ancora più efficiente il poliambulatorio di Quattromiglia e unificare le cinque strutture sanitarie rendesi in un unico luogo con la donazione di alcuni terreni comunali all’Asp.
LE RAGIONI A SOSTEGNO DEL NUOVO OSPEDALE A RENDE. IL DOCUMENTO
“Premesso che come è noto – si legge nel documento firmato dai consiglieri – l’edificazione di un nuovo grande polo ospedaliero pubblico nel contesto dell’area urbana corrisponde ad una non più procrastinabile esigenza anche dal punto di vista strutturale di offerta sanitaria e più elevati livelli di assistenza e di cura, che i debiti strutturali in ambito sanitario influiscono in maniera rilevante sulla qualità dei servizi resi dalle strutture pubbliche del territorio. Le carenze nei servizi sanitari pertanto non possono più essere compensate dalla dedizione delle professionalità mediche impiegate assai spesso mortificate da una situazione strutturale e di dotazioni strumentali inadeguate agli standard richiesti in ambito medico essenziali. Che la costruzione del nuovo polo ospedaliero pubblico dell’area urbana fortemente voluta dal presidente della Regione Calabria è questione notoriamente urgente non più procrastinabile. Tenuto conto della disponibilità delle risorse economiche derivanti dalle previsioni del Patto per la Calabria, sottoscritto dalla Regione e dal Governo centrale, è pertanto dovere di tutte le parti istituzionali coinvolte ed interessate di attivarsi per quanto di competenza al fine di contribuire a garantire con sollecitudine la realizzazione dell’importante opera pubblica.
La realizzazione del nuovo polo ospedaliero dell’area urbana deve mirare ad attivare un’effettiva integrazione dello stesso hub con i tre presidi spoke di Paola/Cetraro, Castrovillari e Rossano Corigliano in modo da fornire una risposta concreta ed adeguata alle esigenze di una vasta area territoriale. Ritenuto che l’importanza della realizzazione merita di ricevere il contributo d’impulso e di proposta di tutte le amministrazioni cui territori risulteranno destinatari dei servizi di cure ed assistenza che il nuovo polo ospedaliero dovrà offrire in sinergia con gli altri presidi sanitari della provincia di Cosenza, che nella scelta relativa all’individuazione del sito occorre tenere conto: A. degli ambiti territoriali dell’utenza cui servizi sanitari del nuovo 0spedale pubblico sono destinati a rivolgersi; B. della situazione esistente e/o in corso di realizzazione relativa alla viabilità e ai servizi di mobilità pubblica, all’agevole e pari accessibilità dell’ospedale dell’intero ambito territoriale di riferimento; C. dalla effettiva disponibilità di aree idonee per caratteristiche e dimensioni. Considerato che oltre quello in prossimità dell’Unical e di proprietà della provincia Rende ha la disponibilità di altri siti adeguati rispondenti ai requisiti di cui ai punti A, B e C. Alla luce dell’indirizzo dato dal Consiglio comunale della posizione baricentrica del territorio si dà mandato al sindaco di proporre in territorio del Comune di Rende la realizzazione del nuovo ospedale pubblico dell’area urbana a servizio dell’intera provincia“.
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