Il prossimo lunedì i cittadini scenderanno in piazza per dire No alla metrotramvia ritenuta inutile, antieconomica, dannosa, obsoleta e pericolosa
COSENZA – Mobilitazione No Metro a Cosenza. Lunedì 18 a partire dalle 18:00 in piazza XI Settembre i cittadini manifesteranno contro la realizzazione del progetto della metrotramvia Cosenza – Unical. “E’ stata imposta la metro ignorando i cittadini che hanno votato il sindaco in base ad una campagna elettorale in cui si schierava apertamente contro il progetto della metro Cosenza – Unical. Non è stato chiarito perché il primo cittadino Mario Occhiuto abbia cambiato idea. Il referendum è necessario. Chiudere Viale parco – afferma Mario Bozzo del Comitato No Metro – senza avere una viabilità alternativa è una follia. Il Parco Benessere potrebbe essere una buona idea sulle sponde del Crati, ma non nell’arteria principale della città. Paralizzerebbe Cosenza. Un progetto serio di mobilità sostenibile dovrebbe valutare l’ammodernamento del tracciato ferroviario esistente con il quale è possibile collegare Germaneto all’Università della Calabria in meno di un’ora, non un tram che va da piazza dei Bruzi a Rende in quaranta minuti. Abbiamo già due infrastrutture che collegherebbero rapidamente il centro storico di Cosenza all’Università: la ferrovia Calabro Lucana che arriva fino a Settimo di Montalto e il viale Parco a cui manca solo un ponte di trecento metri per attraversare il Campagnano collegare di fatto viale Mancini e viale Principe. Entrambe permetterebbero di raggiungere Arcavacata da Cosenza in un quarto d’ora.
Chiediamo sia rispettato lo statuto comunale e la nostra petizione. E’ da oltre un anno – spiega Bozzo – che chiediamo il referendum per far scegliere ai cosentini se vogliono la metrotramvia o meno. Nessuno ci ha ancora risposto. E’ grave che il sindaco ci ignori, così si calpesta la democrazia e lo statuto comunale che è la nostra piccola costituzione. Dal nostro canto ci opponiamo ad un’infrastruttura che riteniamo inutile, dannosa, antieconomica, pericolosa ed obsoleta. Con un solo binario, se non vi saranno barriere di protezione si metterà a rischio l’incolumità dei pedoni, se saranno costruite invece si isolerà nuovamente via Popilia dividendo la città in due parti. I vagoni che ci hanno venduto inoltre, non vengono più usati per il trasporto urbano perché sono già stati superati dalle moderne tecnologie che prevedono mezzi duttili che si adattano alle esigenze del territorio. Il progetto è insostenibile, non esiste l’utenza che prevedono viaggi sulla metrotramvia Cosenza – Unical.
Hanno calcolato 40mila persone al giorno, ma dai nostri studi al massimo avrà quotidianamente al massimo 3/4mila. Gli studenti pendolari per oltre 3/4 vengono dalla provincia, da quartieri periferici da nord, est e ovest e non useranno mai la metro. Così come non la useranno i residenti di Castrolibero, via Roma, via degli Stadi. Chi pagherà i debiti che i Comuni dovranno contrarre per mantenere l’infrastruttura?”. Al Comitato NoMetro, si ricorda, aderiscono: UNSIC (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori), Comitato Prendocasa, Usb, Potere al Popolo, Buongiorno Cosenza, Movimento 5 Stelle, NOI Rete Umana – Movimento di Opinione, Radio Ciroma, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Comitato Alberi Verdi, Comitato Piazza Piccola, Cosenza in Comune, Opposizione CGIL, FGC e Associazione Dossetti. “Solo la mobilitazione dei cittadini potrà indurre gli amministratori a rivedere il progetto. Per questo chiediamo una partecipazione compatta alla protesta del 18 giugno per dire No a quello che sarebbe un enorme danno per la città di Cosenza”.
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