Per l’assessore al Bilancio i debiti sono stati contratti dalle amministrazioni precedenti, per l’ex sindaco Perugini sono stati creati dalla Giunta Occhiuto.
COSENZA – Ai 140 milioni di euro di ‘rosso’ in bilancio dovranno sommarsi altri milioni di euro. Ancora da quantificare esattamente. Ieri sera in consiglio comunale è stata votata la variazione di spesa sorta nel corso dell’anno rispetto a quanto inizialmente previsto. L’assestamento al bilancio di previsione 2015 è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti, sedici, più il sindaco. Di fatto, solo la maggioranza ha votato. A pesare ulteriormente sulle casse del Comune di Cosenza sono due milioni di euro di tagli a livello governativo e le minori entrate dovute alla riduzione del 10% di tasse ai cittadini. Il debito che intanto i cosentini pagheranno nei prossimi trenta anni alla Cassa Depositi e Prestiti è pari a 110 milioni di euro. ‘Soldi finti’ inseriti in passato nel bilancio per creare falsi equilibri contabili. Residui attivi costituiti perlopiù da crediti che non sarebbero mai stati liquidati. Un’irresponsabilità, come la definisce l’assessore al Bilancio Luciano Vigna, che ha portato Cosenza sull’orlo del dissesto finanziario scongiurato con il mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Sul documento approvato ieri il collegio dei revisori dei conti aveva già espresso parere ‘non favorevole’. Un ‘no’ che la maggioranza ha giustificato con la mancata approvazione dei debiti fuori bilancio da parte del consiglio comunale dove, stranamente, ieri nessuno dei revisori dei conti bruzi era presente. Inoltre sembrerebbe che non sia stato possibile rinviare la commissione bilancio di qualche ora per accogliere il loro parere sull’assestamento di bilancio. Ad oggi dei debiti fuori bilancio, una prima tranche di due milioni e mezzo di euro era già stata approvata in Marzo, mancano ora da inserire circa un milione e seicentocinquantamila euro. L’assestamento votato ieri ha riguardato anche i buoni spesa e l’anticipo del contributo fitto che la Regione tarda a versare, 250mila euro che sono stati inseriti in bilancio con l’approvazione del nuovo bilancio di previsione 2015. Nel corso dell’assise è emerso inoltre che municipalizzando il servizio di riscossione, prima affidato ad Equitalia, il Comune di Cosenza ha risparmiato il 9% degli 8 milioni e mezzo di euro incassati con l’Imu e dei circa 2 milioni di tasse sui rifiuti. Tributi che il Comune è riuscito quest’anno a ridurre abbassando la TASI del 20% e portando l’IMU da 10,6 a 10,4.
“Siamo un Comune come tutti gli altri – spiega l’assessore al Bilancio Vigna – che sta cercando di estinguere il debito ereditato dalla giunta precedente in tempi ragionevoli. C’è una parte di debiti fuori bilancio ancora da approvare che ammonta a un milione seicentocinquantamila euro, lavori di manutenzione straordinaria che non andranno ad incidere sugli equilibri di bilancio. Quando si fanno degli errori i cittadini ne pagano le conseguenze e quelli dell’amministrazione Perugini durano da anni. Neanche un euro di questi debiti è attribuibile alla Giunta Occhiuto. I debiti ora non sono più nei confronti di imprese e cittadini, ma nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. C’era chi attendeva che gli fosse liquidato l’esproprio da vent’anni. Ora parliamo invece di lavori effettuati in assenza di copertura di spesa”. Il capogruppo del PD in consiglio comunale Marco Ambrogio, invece, sostiene l’esatto contrario ovvero che il 99% dei debiti fuori bilancio da approvare appartengono alla Giunta Occhiuto. A fargli da eco è l’ex sindaco Perugini che dai banchi della minoranza chiede ‘stile’ e di non essere accusato di aver dissestato le casse comunali affermando anch’egli che i debiti ancora da approvare sono frutto dell’amministrazione Occhiuto e non di quella passata.