Lo stato dell’arte ad 875 giorni dall’avvio dei lavori e circa un anno di ritardi.
COSENZA – Piazza Bilotti ancora work in progress. I lavori dovrebbero terminare nei prossimi 90 giorni, al massimo entro fine Marzo. “Dobbiamo finire”, afferma il direttore dei lavori della Bilotti Parking l’ingegner Francesco Tucci. “Sono completati gli impianti elettrici, di condizionamento, la rete fognaria, sistema di raccolta delle acque meteoriche e di lavaggio dei pavimenti. Oggi abbiamo terminato il solaio, la copertura di quello che sarà il Museo Virtuale – spiega l’ingegnere – . I serbatoi antincendio sono stati posizionati e collegati ad un sistema con centinaia di getti d’acqua e rilevatori di fumi. Ora restano da posare le vele, pavimentare e montare le vetrate d’ingresso”. Mille metri quadrati di cemento armato formeranno le ‘corna’ futuristiche. Si tratta di un innovativo solaio costruito in Cobiax un materiale che dovrebbe alleggerire il peso della struttura che, secondo progetto, è distribuito bidirezionalmente. Una soluzione antisismica considerata ecosostenibile in quanto pare ottimizzi consumi di materiali e giornate di lavoro in cantiere.
Per la muratura invece l’argilla usata è quella Laterlite. Un materiale naturale prodotto in un’azienda emiliana che, a poche centinaia di metri dalla Barilla, utilizza un co-inceneritore privato per autoprodurre energia elettrica. Un impianto che smaltisce 60 tonnellate l’anno di rifiuti speciali pericolosi immettendo in atmosfera 100mila metri cubi all’ora di agenti tossici dalle diossine ai policlorobifenili. E’ lì che Cosenza ha acquistato i blocchi di Leca Lite per costruire i parcheggi, rimodulare il perimetro e la maggior parte di quella che fu piazza Fera. Perché? Il direttore dei lavori è chiaro: “E’ il materiale più performante. Non l’ho scelto io, ma è quello con le migliori caratteristiche di tenuta e di coibentazione del rumore. Non è inquinato è solo prodotto con l’utilizzo di un co-inceneritore”. Le acque che scorrevano nel canale che attraversava la piazza in diagonale sono state convogliate ore in una rete che segue il perimetro rettangolare di Piazza Bilotti. “Una deviazione interna dell’impluvio – illustra Tucci – che fa girare intorno il canale in cui si raccoglievano le acque di monte”.
Manca poco per raggiungere un anno di ritardo nella consegna. Ad oggi sono infatti trascorsi oltre 875 giorni dall’avvio dei lavori che sarebbero dovuti durarne non più di 540. L’assessore Fresca a fine Dicembre, confermando che entro fine Marzo la piazza sarà restituita alla città, pur non citando le vicende giudiziarie susseguitesi nel corso dei mesi, aveva imputato i ritardi a “questioni burocratiche legate ai pagamenti delle forniture”. Problemi ormai superati. “Attualmente – sostiene Tucci – è tutto in regola con i pagamenti. Abbiamo tardato nel terminare il progetto soprattutto perché lo spazio ristretto tra i palazzi e gli scavi non ci ha consentito di lavorare a pieno ritmo. C’è però anche da dire che il cantiere è su due piani e quando si diceva che non vedevano nessuno a lavorare magari sotto c’erano trenta persone all’opera”. I residenti sono ottimisti. Lo scetticismo iniziale scaturito dalle vibrazioni delle trivelle che facevano tremare le abitazioni è scomparso.
“Penso che questa zona al termine dei lavori – afferma un medico che abita in uno dei palazzi dell’ex piazza Fera – sarà migliore rispetto a cinque anni fa. Noi non abbiamo registrato alterazioni strutturali alle case. I disagi ci sono stati, ma è normale quando si lavora in pieno centro”. “Speriamo che non crolli” dice una signora cui appartamento affaccia dal lato sud della piazza dove sarà ubicata l’entrata al Bilotti Parking. Una struttura che conterà 306 posti auto privati gestiti direttamente dalla Bilotti Parking che per 30 anni incasserà i proventi sia dei parcheggi sia di tutte le attività che sorgeranno sulla piazza costruita con undici milioni di fondi europei e cinque milioni ‘anticipati’ dalla stessa azienda. “Volevamo un po’ di verde, – tuona un uomo che vive in uno dei palazzi che costeggiano la piazza – siamo in città, ma non è detto che per forza dobbiamo vivere in un ambiente malsano. Parlavano di un’isola pedonale invece qua vi sarà una corsia unica in cui transiteranno bus, camion e auto. E’ già un disastro annunciato per la viabilità. Esteticamente invece è un orrore. Un altro scempio come quello di piazza Toscano”.