Partiti per delle visite specialistiche la madre è morta sul colpo, il padre è ancora in coma.
LAINO CASTELLO (CS) – Non migliorano le condizioni di Domenico Cosenza. Insieme a sua moglie era partito lo scorso 19 Gennaio da Laino Castello per accompagnare la figlia disabile ad Assisi per delle visite. Tra Lauria Nord e Lauria Sud la Fiat Sedici sulla quale viaggiavano è sbandata, forse a causa del maltempo, andando a schiantarsi contro il guard rail. Dell’auto pare non sia rimasto un solo pezzo intatto. L’impatto si è rivelato fatale per la trentaquattrenne Manuela Limongi morta sul colpo. Suo marito è ancora ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Potenza. La bambina invece è rimasta illesa. Dopo l’incidente era stata trasferita nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Castrovillari in cui era stata trattenuta solo per avere assistenza pur non avendo riportato particolari ferite. La piccola infatti non è autosufficiente. Affetta dalla nascita da una grave forma di autismo a dieci anni necessita di una presenza costante che la aiuti a compiere anche i più semplici gesti come mangiare o andare in bagno.
Un’assistenza che l’anziana nonna che in questi giorni si è presa cura di lei non riesce a garantire a causa dell’età. Un problema, quello dell’assistenza, con cui la famiglia Cosenza lotta da dieci anni per veder riconosciuti i propri diritti. La Regione Calabria non ha sul proprio territorio strutture convenzionate per fornire servizi di riabilitazione per autistici. Necessario rivolgersi ad altre strutture fuori regione dove però è difficile che vengano presi in carico pazienti calabresi (a meno che non paghino di tasca propria) in quanto la stessa Regione Calabria non rimborsa le prestazioni effettuate all’ente erogatore. Se lo fa, i pagamenti arrivano con almeno tre o quattro anni di ritardo. Ciò per Domenico Cosenza ha significato dover lasciare il proprio lavoro che svolgeva in un caseificio per aiutare la moglie a gestire la bimba e disbrigare tutte le pratiche burocratiche per accedere ai servizi sanitari. Un lungo e costosissimo percorso che li aveva portati, finalmente, a trovare una struttura ad Assisi che potesse indicare gli approcci terapeutici migliori per la loro figlia. Ma in quella struttura, purtroppo non sono mai arrivati.
Ieri è stato il giovane sindaco di Laino Castello, Giovanni Cosenza, ad accompagnare la bambina a Bastia Umbra insieme alla nonna in un centro che si occuperà di lei. Le condizioni del padre sono ancora molto gravi. A causa delle gravi lesioni subite agli organi interni e alla colonna vertebrale non è stato ancora possibile intervenire chirurgicamente. Si attendono miglioramenti prima che l’uomo che ha riportato anche un preoccupante trauma cranico possa entrare in sala operatoria. La bimba quindi, per ora, sarà ospitata nella struttura umbra. Una soluzione temporanea, accettata dai sanitari della clinica (una delle migliori in Italia per la riabilitazione di persone affette da autismo) solo per una questione etica. Di qui a breve bisognerà individuare un altro percorso da seguire, sperando che l’ASP di Cosenza e la Regione Calabria lavorino con solerzia sul caso. L’amministrazione comunale di Laino, dal suo canto, sta cercando di mettere in campo tutti gli strumenti di welfare di cui dispone per sostenere la famiglia Cosenza.