Alle 18.00 di ieri a Camigliatello si registravano 7°.
CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – La Sila nella morsa di un paradosso. Temperature troppo rigide o troppo alte a causa di un clima ballerino che sembra essere impazzito. Le condizioni atmosferiche sono il vero problema della stagione invernale in corso. L’abbondante nevicata che si è registrata a bassa quota nel cosentino in Sila in realtà pare non abbia sortito l’effetto sperato. Sulle piste appena venti centimetri, nei punti più alti sessanta. L’unica precipitazione nevosa ha deluso gli operatori del settore abituati a frequenti nevicate che superano il metro d’altezza. Un clima particolare che ha portato ieri la colonnina di mercurio a raggiungere a Camigliatello i 7° nel tardo pomeriggio. Temperature troppo alte affinché i cannoni possano funzionare. Per la produzione meccanica di neve attraverso l’utilizzo dei bacini naturali infatti servirebbero almeno – 3° e un’umidità al di sotto del 50%. Il gatto delle nevi che lavora con un cingolo di 15 centimetri in queste condizioni non può battere le piste perché con una quantità così esigua di neve e si romperebbe.
A deciderlo anche un sopralluogo della Guardia di Finanza che ha decretato che non vi sono le condizioni necessarie per aprire tutte le piste. Non si scia sull’intero percorso, ma gli impianti continuano a funzionare. Tranne a Lorica dove la Barbieri Group, che si aggiudicata l’appalto dopo diverse gare andate deserte, sta per ultimare i lavori di ammodernamento che dovrebbero terminare entro metà Febbraio. A Villaggio Palumbo, si è sciato fino a domenica pomeriggio, poi la carenza di neve ha fatto decretare anche in questo caso la chiusura della pista per motivi di sicurezza. L’accesso è quindi interdetto non per problemi infrastrutturali, ma per questioni metereologiche. Restano aperte anche le funivie e il centro fondo Carlo Magno. Gli operatori del settore a Camigliatello infatti non si sono lasciati scoraggiare. Sono stati rilanciati una serie di sport invernali al fine di poter far divertire tutti gli amanti della montagna. Motoslitte, slittini, ciaspole, sci di fondo, trekking ed escursioni organizzate con panorami mozzafiato.
“E’ sbagliato dire che gli impianti di Camigliatello sono chiusi perchè ci lavora gente incompetente. Innanzitutto non è vero – spiega Cantore che da anni lavora in Sila come albergatore – i ragazzi stanno facendo, come ogni anno, il campo scuola. In più anche gli altri sono fermi perchè non c’è neve, ma si punta il dito contro la struttura di Camigliatello perchè è pubblica gestita dall’Arsac, ex Arssa meglio nota come ex Opera Sila. Il progetto pare sia quello di privatizzare tutti gli impianti in Sila, ma ciò andrebbe solo a svantaggio dei cittadini. L’Arsac apre anche se ci sono cinque persone, una sola famiglia, il privato no. Negli anni può darsi che siano stati commessi errori, ma non si può accusare persone che da trent’anni fanno funzionare l’impianto di non sapere fare il proprio lavoro”.