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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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Ispezione al carcere di via Popilia: ”L’unica vergogna è la casetta” (FOTO)

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Viaggio all’interno del penitenziario: lavoro inesistente e palestra chiusa.

 

COSENZA – Nuova ispezione al carcere di via Popilia. L’esponente dei radicali Emilio Quintieri, il senatore Francesco Molinari membro della commissione parlamentare antimafia e Valentina Moretti candidata alle prossime elezioni con Cosenza Terra Libera hanno fatto visita ieri al penitenziario Sergio Cosmai accompagnati dal direttore Filiberto  Benevento. Al termine dell’incontro sono emerse alcune criticità della struttura che complessivamente, soprattutto in ambito sanitario, pare rappresenti un’eccellenza nel panorama calabrese.

 

“L’istituto – ha affermato Quintieri al termine dell’incontro – fornisce assistenza sanitaria 24 ore su 24 con venticinque sanitari (12 medici specialisti, 11 infermieri, un primario e due medici di guardia). Il presidio dispone di diverse unità dedicate: Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Ecografia, Ortopedia, Radiologia, Infettivologia, Otorinolaringoiatria, Odontoiatria, Oculistica e Psichiatria. Le criticità della struttura sono pochissime e non dipendono dall’amministrazione penitenziaria. Il problema più grande riguarda il lavoro. L’unica forma che esiste è quella interna al carcere alle dipendenze dell’istituto. Non ci sono commesse esterne.

 

Il Comune di Cosenza ha stipulato anni fa una convenzione per i Lavori di Pubblica Utilità però non è mai stato chiamato nessun detenuto a fare giardinaggio o altre attività per il municipio. La palestra, – spiega Quintieri – pur essendo ben attrezzata è chiusa perché non c’è un istruttore il quale dovrebbe essere messo a disposizione del Coni di Cosenza che nonostante le sollecitazioni non ha ancora provveduto alla nomina. L’infrastruttura è abbastanza moderna con camere in buono stato. non c’è sovraffollamento su una capienza di 218 posti ci sono 215 detenuti. Il reparto di isolamente era molto vecchio, ma è stato ristrutturato completamente tutte le otto stanze con 44mila euro mettendo in ognuna lavabo, cucinino, bagno e doccia.

 

L’area verde adibita a colloqui con bimbi e anziani non è utilizzata perché troppo vicina ai padiglioni detentivi. Con i prossimi finanziamenti sarà migliorata separandola dalla struttura e migliorandola con giochi e aree pic-nic. Le stanze adibite ai colloqui sono conformi alle norme di legge. Non ci sono divisori, – continua Quintieri – ma i tavolini. Cosenza è uno dei primi istituti che ha adottato le nuove leggi. I colloqui ora si prenotano telefonicamente o tramite mail, non c’è più la fila. La casetta in legno che era stata costruita come sala d’attesa non ha più senso di esistere. E’ in condizioni vergognose, va abbattuta. E’ ormai diventata ricettacolo di animali e senzatetto. Un’indecenza, un pessimo biglietto da visita”.

 

In merito ai colloqui sembrano soddisfatti anche gli utenti. Due madri in attesa di incontrare i propri figli parlano infatti di funzionari gentili ed efficienti. Si registrano però ancora alcune anomalie come nel caso dei due gemelli che non possono incontrarsi. Per il direttore però ciò dipende dalla normativa volta a scongiurare eventuali scambi di persona. La scorsa settimana sulla situazione della casa circondariale di via Popilia il senatore Molinari ha sottoscritto un’interrogazione parlamentare in cui chiede al Ministro della Giustizia maggior personale e maggiore impegno per le attività rivolte ai detenuti.

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