Udienza oggi a Catanzaro per i presunti sodali del clan Rango – Abbruzzese.
COSENZA – Estorsioni e droga tra Cosenza e Paola. Oggi a Catanzaro si è tenuta l’udienza che vede alla sbarra alcuni dei presunti sodali del clan Rango – Abbruzzese. Nel corso del dibattimento è stata discussa la posizione di Luciano Impieri accusato di essere il promotore di un’organizzazione criminale dedita al racket e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con Celestino Bevilacqua il suo ruolo non sarebbe stato definito in maniera credibile da parte dei collaboratori di giustizia. Secondo la difesa rappresentata da Fiorella Bozzarello infatti vi sarebbero delle incongruenze tra quanto dichiarato da Edyta Kopaczynska e le testimonianze di Adolfo Foggetti. I due, nel descrivere l’iter seguito per riscuotere le estorsioni, avrebbero attribuito ad Impieri una posizione diversa.
Versioni contrastanti sul ruolo dell’imputato per cui è stata chiesta l’estraneità al reato associativo e l’assoluzione ai reati estorsivi. Quest’ultima basata sulla bassa risoluzione degli impianti di videosorveglianza che avrebbero immortalato le presunte vittime di estorsione. La qualità dei video è stata considerata scadente, poco adatta a poter identificare volti e vetture di cui non sarebbe possibile distinguere né le targhe né i colori. Inoltre i commercianti ed imprenditori che sarebbero stati taglieggiati non hanno mai dichiarato di aver subito richieste estorsive. Impieri, secondo l’accusa, avrebbe promosso la nascita dell’organizzazione criminale in un periodo in cui risultava essere detenuto presso il carcere di Siano a Catanzaro da diverso tempo.
Nel processo risultano imputati anche Luca Maddalena e Domenico Cafiero accusati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsioni consumatesi nel paolano anche ai danni di ditte operanti in appalti pubblici come l’ammodernamento dello svincolo della ss 18. Per quanto riguarda la posizione di Danilo Bevilacqua dopo essere stata esclusa la partecipazione all’associazione di stampo mafioso è stata chiesta l’assoluzione da una tentata estorsione di cui avrebbe riferito il collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti. Per l’imputato è stata inoltre chiesta la derubricazione del reato di estorsione aggravata in violenza privata per quanto riguarda il pestaggio di un imprenditore avvenuto su Viale Parco. L’episodio, secondo l’accusa, infatti sarebbe da collegare ad un credito che l’imprenditore edile Intrieri avrebbe avuto nei confronti della persona offesa e che sarebbe andato a riscuotere accompagnato da Danilo Bevialcqua ed altre persone. Il processo è stato aggiornato al prossimo 24 Febbraio.
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