Appalti e consulenze esterne ‘sospette’ alla base della mozione di sfiducia firmata da diciassette consiglieri comunali.
COSENZA – Un migliaio di cosentini in piazza dei Bruzi. ‘Forza Mari0′, ‘Infami’. Queste le urla di rabbia dei manifestanti che hanno accolto Mario Occhiuto indignati dalla mozione di sfiducia rassegnata dai diciassette consiglieri comunali che hanno sancito la caduta della Giunta Occhiuto. Un ‘tradimento’ a cui ha contribuito la posizione di Luca Morrone che in poche ore pare abbia deciso improvvisamente di voltare le spalle al primo cittadino di Cosenza. Secondo indiscrezioni il presidente del consiglio comunale Morrone avrebbe garantito la propria ‘fedeltà’ con una stretta di mano a Mario Occhiuto alle cinque di ieri pomeriggio. Un gesto rivelatosi dopo poche ore l’ultimo ‘bacio di Giuda’. Tra le motivazioni alla base della mozione di sfiducia che sarà ufficilizzata domani mattina, con la consegna degli atti in segreteria generale, pare vi siano appalti e consulenze ‘sospette’. Incarichi affidati, secondo Marco Ambrogio capogruppo del Pd in consiglio comunale, a persone vicine all’entourage del sindaco senza tenere conto di alcun parametro meritocratico. Decine di migliaia di euro pagate dai cittadini, che ora assisteranno inermi al commissariamento della propria città.
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