L’argomento era stato discusso nel corso dell’ultimo consiglio comunale prima della sfiducia al sindaco Mario Occhiuto.
COSENZA – Il campus dell’Università della Calabria potrebbe avere una nuova ‘filiale’ nel centro storico della città dei bruzi. Ad affermarlo è stato il rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci ieri sera presso la sede della Provincia di Cosenza nel corso della presentazione del ‘Libro bianco su Cosenza Vecchia. Per un centro storico non più periferia” pubblicato da Falco Editore. Durante l’incontro organizzato dall’associazione di formazione politica Giuseppe Dossetti l’intervento dell’uomo che tiene le redini dell’Università della Calabria si è focalizzato sulla proposta di spostare un dipartimento o un corso di laurea specialistica nel centro storico di Cosenza. “Se noi resistiamo agli attacchi del governo al sistema universitario meridionale – ha spiegato Crisci – è solo perchè siamo un Campus. Nessuno è contrario all’apertura di una sede distaccata dell’Unical nel centro storico, ma servono i presupposti. Se si farà la metro sono disponibile a trasferire qualche struttura da Arcavacata a Cosenza Vecchia, se la metro non c’è non dobbiamo neanche discuterne. Soprattutto nei termini in cui ne ho sentito parlare nell’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Occhiuto in cui il tema è stato trattato con estrema ignoranza. Dico così perchè non credo che il centro storico possa supportare il transito di centinaia di automobili al giorno.
Purtroppo i cosentini si spaventano delle novità e tendono all’immobilismo”. Affermazioni che hanno provocato un brusio tra la platea che pochi secondi primi aveva sentito il presidente dell’associazione Dossetti Paolo Palma definire il progetto della metro ”inutile, dannoso ed antieconomico”. “Una patacca – ha affermato Palma che dopo aver ascoltato le opinioni del rettore ha placato i toni – vecchia di dieci anni che ci vogliono rifilare dall’Europa mentre la tecnologia è già andata avanti. Il tutto in assenza di un sindaco ed alla presenza di un commmissario che spero non abbia preso impegni che non gli competono visto che esulano dall’amministrazione ordinaria”. Un tema discusso nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Cosenza circa quarantotto ore prima che il sindaco venisse sfiduciato dalle dimissioni in massa di 17 consiglieri. L’assise nel dibattito aveva pensato che, nonostante l’indisponibilità mostrata dalla dirigenza dell’Unical, si sarebbe potuto pensare a trasferire il DAMS nei pressi di corso Telesio.
Un progetto fallimentare, visto che a Cosenza Vecchia già si fatica a gestire la presenza degli studenti del Conservatorio a Porta Piana che snatura l’identità del Campus di Arcavacata un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. All’unanimità però i consiglieri, prima della ‘congiura’ votarono il 2 Febbraio scorso un documento per istituire un gruppo di studi affinché venga istituito un polo universitario nella città dei bruzi. Mario Occhiuto pur votando a favore dell’iniziativa fece notare le difficoltà di spostamento per studenti e lavoratori da Rende a Cosenza e che l’unica cosa pensabile era l’istituzione di un corso di Medicina in quello che dovrà essere il nuovo Ospedale di Cosenza. Per il rettore però l’appalto da 160 milioni di euro per la metro potrebbe risolvere ogni problema di traffico ed inquinamento. Intanto la Regione, come ormai noto, ha già provveduto all’aggiudicazione temporanea dei lavori affidandoli a un RTI che comprende la CMC di Ravenna e la CAF, una società spagnola che costruisce materiale rotabile.
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