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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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Elezioni ed imprenditoria: i Greco tra cliniche, vitigni, business e politica

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La famiglia Gentile ed Oliverio hanno impedito che costruissero un nuovo ospedale a Rende. La politica pare che remi contro i Greco, ma non nella loro roccaforte.

CARIATI (CS) – L”anomala’ campagna elettorale a Cariati rispecchia l’influenza dell’imprenditoria sulla democrazia calabrese. Da un lato due titolari d’aziende che governano il territorio da anni ‘fingendo di litigare’, dall’altro gli ambientalisti e il Movimento Cinque Stelle. Tre i candidati a sindaco nella cittadina del basso ionio cosentino dove i Greco sono nati e cresciuti sia anagraficamente sia economicamente. Si tratta del noto imprenditore Cosentino proprietario di uno dei più grandi villaggi turistici della Calabria il Vascellero, di Filomena Greco figura apicale della holding che raggruppa cliniche (Madonnina, Sacro Cuore, Madonna della Catena), aziende agricole ed altre piccole aziende e di Assunta Scorpiniti insegnante cariatese che è riuscita ad unire nel proprio programma politico le volontà di ambientalisti e grillini. Da circa venti anni i Greco sono presenti in consiglio comunale a Cariati. Uno dei fratelli, Saverio, per un breve periodo ha ricoperto la carica di vicesindaco, Giancarlo Greco ha occupato i banchi della maggioranza mentre Filomena candidata alla carica di sindaco nella scorsa tornata elettorale siede in consiglio comunale da quasi cinque anni.

 

Due partiti, diverse aziende e un’unica Giunta comunale

 

I Greco hanno sempre fatto sentire il proprio peso in consiglio anche con querele e denunce. I sette fratelli Greco però, politicamente, somigliano poco ai sette fratelli Cervi. L’unica battaglia a tutela della cittadinanza che hanno parzialmente sposato, con timidezza (in sette anni si sono espressi in merito un paio di volte) e senza eclatanti prese di posizione, è quella contro la discarica di Scala Coeli. Il sito che accoglie rifiuti speciali non pericolosi riaperto a Maggio da Oliverio ricade nel territorio dell’olio dop bruzio. Un dettaglio utile a capire il modus operandi della famiglia sta nel fatto che Giancarlo Greco è presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Olio Extravergine d’Oliva dop Bruzio. Nonostante ciò, forse per eccessiva comprensione e rispetto del privato e del ‘fare impresa’, non ha mai attaccato con decisione la Bieco Srl titolare della discarica che è stata invece denunciata da tutti i sindaci del circondario. E’ questa L’Alternativa, nome della lista civica, con cui si presentano i Greco ai propri elettori. A contrastarli è Alfonso Cosentino del PD, delfino del sindaco uscente Filippo Sero. Anche lui, come Filomena Greco, è figlio dell”imprenditoria che conta’ con un’unica differenza: il padre non è stato trucidato a colpi di lupara dalla ‘ndrangheta. Titolare del villaggio il Vascellero pare che abbia ancora in essere con il Comune di Cariati diversi contenziosi in merito alla proprietà dei terreni demaniali su cui sorge il mega-resort. Suo cugino invece è il proprietario del villaggio Santa Maria in costruzione da oltre quindici anni tra blocchi dei lavori e ricorsi.

 

Voto per l’azienda o voto per l’ambiente?

 

Per entrambi i candidati, secondo i più maliziosi, potrebbero esservi diversi profili di conflitto d’interesse nel ricoprire la carica di primo cittadino. In Italia però non ci si scandalizza. Certo, sempre con tanta malizia, c’è chi pensa che Greco e Cosentino possono avere più ragioni per accordarsi in modo da preservare i propri interessi che non per lavorare alla tutela del bene comune. Illazioni forse gratuite frutto della logica di una politica al servizio di amici, parenti ed ‘amici di amici’. Fuori da tali schemi si presenta il ‘volto pulito’ di Cariati con Assunta Scorpiniti dell’associazione ambientalista Le Lampare Basso Jonio Cosentino la cui candidatura alla carica di sindaco con la lista ‘Cariati Pulita’, è sostenuta anche dal Movimento 5 Stelle cariatese. Una candidatura lontana dagli interessi politico-finanziari dei due imprenditori a favore dei quali giocano i voti della loro forza lavoro e i voti delle loro ‘promesse’ di lavoro. Insomma la base su cui poggiano la maggior parte delle campagne elettorali calabresi che a Cariati trova un’ottima sintesi. Una tornata elettorale che è un po’ una scommessa sulla volontà dei calabresi di cambiare. Solo dai voti scrutinati si potrà capire se lo Ionio è pronto a ribellarsi o preferisce ancora accontentarsi delle briciole che cadono dai grandi tavoli dei finanziamenti pubblici.

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