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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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”Caccia ‘sta notizia”, la difesa di De Rose: ”Vogliamo l’audio originale”

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Il legale dello stampatore chiede che non sia acquisita la telefonata registrata dall’ex direttore dell’Ora della Calabria.

 

COSENZA – Lo stampatore Umberto De Rose alla sbarra per il reato di tentata violenza privata. Dopo oltre un anno e mezzo di rinvii il processo sull’Oragate entra nel vivo. Seconda udienza per il procedimento che intende far luce sulla mancata uscita in edicola dell’edizione del quotidiano L’Ora della Calabria che riportava in prima pagina la notizia delle indagini a carico di Andrea Gentile, figlio del senatore del Nuovo Centrodestra e sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Antonio Gentile.

 

Il senatore cosentino, nel 2014, rassegnò le dimissioni a sole 72 ore dalla sua nomina a sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti, proprio per il presunto coinvolgimento nella ‘censura’ del quotidiano. Oggi in aula il giudice Gallo ha ritenuto inammissibili le richieste dell’ex direttore Luciano Regolo, dell’editore Alfredo Citrigno e dell”abbonato’ Chizzoniti di costituirsi come parte civile nel processo. Richieste non ritenute plausibili visto che in seguito all’episodio è stato dato ampio spazio della notizia sulla stampa così da non ledere il diritto dei cittadini ad informare ed essere informati.

 

Il pm ha poi chiesto di acquisire le perizie tecniche sul funzionamento delle rotative e la registrazione della conversazione telefonica intercorsa tra Citrigno e De Rose poche ora prima del guasto che avrebbe causato la mancata uscita in edicola del quotidiano. L’avvocato Sammarco che difende lo stampatore si è opposto all’acquisizione di tali atti in quanto non sarebbero prove funzionali dimostrare le pressioni subite da editore e direttore dell’Ora della Calabria. La veridicità della telefonata registrata dalle parti offese (Regolo e Citrigno) per il legale di De Rose è tutta da dimostrare. “Non è detto che sia lui a parlare e non è detto che il file non sia stato modificato” ha affermato l’avvocato Sammarco chiedendo “se esiste, l’audio originale della conversazione”. Per quanto riguarda invece il reale funzionamento delle rotative e quindi l’acquisizione agli atti dell’hard disk della stampatrice la difesa di De Rose ha chiesto che anche tale prova non sia ammessa agli atti perchè si tratterebbe di fatti che non riguardano l’impianto accusatorio su cui lo stampatore è chiamato a rispondere. Il giudice Gallo dopo aver condannato Alfredo Citrigno al pagamento di una multa da duecento euro per non essersi presentato alla scorsa udienza per un improvviso viaggio, sull’acquisizione del file audio e delle perizie si è riservata di espirmersi. Il processo è stato aggiornato alla prossima udienza che si terrà il 9 Giugno data in cui  potrebbero essere ascoltati i teste Luciano Regolo e Alfredo Citrigno.

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