Scoperta insolita rotta del narcotraffico internazionale nell’hinterland di Cosenza.
COSENZA – Un broker che fa la spola da Cosenza alla Colombia, una coppia, un disoccupato e mezzo chilo di cocaina. Tre persone sono state arrestate stamattina a Mendicino con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Si tratta di Domenico Baldino, classe 1962, Andrea Rudino di anni 37 e Romina Reda madre trentaquattrenne, tutti residenti a Mendicino. Gli arresti sono frutto del prosieguo delle indagini scaturite nello scorso agosto dalla segnalazione di un pacco ‘sospetto’ proveniente dalla Colombia ed intercettato a Londra. Ad allertare gli inquirenti era stata la National Crime Agency britannica. A Londra infatti era stato inviato da un indirizzo fittizio colombiano, via aereo, attraverso DHL una sedia da consegnare ad Antonio Segreti nella sua abitazione di Mendicino. Dall’Inghilterra gli investigatori hanno quindi deciso di far tardare la consegna preparando l’articolata attività intercettiva che ha reso possibile identificare i destinatari dello stupefacente. Sbarcata all’aeroporto di Roma Fiumicino la sedia verrà quindi consegnata al trentacinquenne da agenti della Questura di Cosenza travestiti da corriere espresso.
Con l’ausilio dei vigili del fuoco si è poi scoperto che all’interno del telaio metallico erano stati occultati 515 grammi di cocaina. Ad aprire la porta di casa Segreti, in quell’occasione arrestato in flagranza di reato, fu la compagna Romina Reda da pochi mesi diventata madre ed oggi tradotta agli arresti domiciliari. La donna, secondo quanto riferito dagli inquirenti, non apparve affatto sorpresa dall’arrivo della ‘preziosa’ sedia colombiana. Anzi. Insieme a Rudino e Baldino pare si fosse spesa per capire attraverso chiamate ai call center del corriere il motivo del ritardo nella consegna. Baldino, dal suo canto, dopo l’arresto riparte per Santo Domingo dove pare risieda la sua fidanzata. Nel corso dei mesi effettua diversi viaggi e rientra a Mendicino solo quattro giorni fa. Il cinquantaquattrenne è noto alle cronache, in passato infatti era stato arrestato in Puglia per narcotraffico dopo essere stato sorpreso in possesso di sei chili di cocaina. La tratta utilizzata, dalla Colombia alla Calabria via Londra, senza passare dal porto di Gioia Tauro (noto come tradizionale snodo europeo del commercio di cocaina) risulta abbastanza anomala.
Anche l’entità del quantitativo potrebbe far pensare a diverse ipotesi: una ‘prova’ al fine di ricercare un nuovo canale, un tentativo di depistaggio o un semplice ‘assaggio’ prima di spedire un cargo. Al momento, informano gli inquirenti, non sono stati riscontrati legami con la criminalità organizzata mentre le indagini proseguono per individuare altre persone del circondario coinvolte nel business. Ad organizzare la spedizione sarebbe stata Baldino, il quale avrebbe diversi contatti in Colombia. Il pacco recapitato nell’abitazione di Segreti in contrada Ferrero doveva poi essere consegnato a Rudino. Quest’ultimo avrebbe poi dovuto smistare lo stupefacente ad altri soggetti ancora non identificati. Stamattina Rudino che stava dormendo da una zia che abita a pochi metri da casa sua, percepita la presenza delle forze di polizia. ha tentato la fuga. Dopo essersi calato dalla finestra sarebbe scappato tra le campagne che circondano la zona per poi essere raggiunto ed ammanettato dagli agenti. L’arrestato insieme a Domenico Baldino è stato tradotto nella casa circondariale di via Popilia in attesa di giudizio.
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