Quantcast
Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
Viewing all articles
Browse latest Browse all 778

Crolli a Cosenza Vecchia,la ricetta del sindaco: “Portiamo gente. Non sono il Padreterno”

$
0
0
IMG_2620

Pulizia e polizia per tutelare l’incolumità dei residenti e rendere attrattivo il centro storico.

 

COSENZA – I liquami delle fognature colorano i vicoli di Cosenza Vecchia. Sono pittoreschi tanto quanto i ‘palazzi-cassonetto’ ricolmi di spazzatura e i muri di epoca romanica che si incontrano passeggiando nel centro storico. In questa cornice il sindaco Mario Occhiuto stamattina a palazzo Spadafora, nel quartiere Santa Lucia, ha incontrato la cittadinanza insieme al vicesindaco Jole Santelli. Iniziata con circa un’ora di ritardo la conferenza si è tradotta in un lungo monologo del primo cittadino in cui è stata illustrata l’idea che l’amministrazione ha della riqualificazione della parte antica della città. Risparmiando i proclami sull’ovovia ai residenti, terrorizzati dai palazzi che minacciano di sbriciolarsi su se stessi, il sindaco di Cosenza ha spiegato come intende recuperare il centro storico.

 

‘RIPULIRE’ COSENZA VECCHIA

 

Pulizia e polizia. Ecco da dove intende ripartire Mario Occhiuto dichiarando di voler “essere più incisivo rispetto agli anni passati”. Come? “Innanzitutto – spiega – il presidio di polizia municipale nel centro storico sarà potenziato e passerà da 10 a 16 uomini impegnati nella tutela del decoro urbano. A loro è demandata la funzione dell’imporre il rispetto della raccolta differenziata, dei parchi, dei fiumi, dell’ambiente, e anche della verifica dell’occupazione abusiva di edifici, dell’eventuale agibilità e delle condizioni contrattuali degli affittuari. A una o più abitazione-cosenza-vecchia (6)ditte, ancora da individuare, affideremo invece lo spazzamento manuale e le bonifiche nel centro storico. In più per scongiurare gli abbandoni e scongiurare reati di vario genere istalleremo diverse telecamere di videosorveglianza. Apriremo inoltre un centro d’ascolto, una sorta di sportello, a cui i cittadini possono rivolgersi esponendo le proprie problematiche”.

 

Il decreto Minniti aiuterà il sindaco, a suo dire, ad allontanare dal quartiere i personaggi più ‘scomodi’. “E’ una legge – chiarisce Occhiuto – che mi consente di delimitare delle aree in cui intervenire per far sì che non vengano più frequentate o abitate da persone che costituiscono un fattore di rischio per l’igiene e il decoro urbano“. Un’operazione su cui la polizia municipale si sta già ‘allenando’ accanendosi contro i migranti e i rom che chiedono l’elemosina nel centro città i quali, spesso con modi poco gentili, vengono identificati e multati. Poi valorizzando i fiumi, la storia di Alarico (già autorizzata la campagna di scavi), demolendo l’hotel Jolly e trasformando quell’area in un museo stimoleremo il turismo. L’importante è popolare il centro storico. Solo rendendolo attrattivo potremo aumentare la rendita immobiliare e stimolare i privati ad investire nella ristrutturazione degli stabili abbandonati o fatiscenti”.

 

IL ‘NUOVO’ CENTRO STORICO

 

Per quanto riguarda i crolli, invece, pare che l’amministrazione brancoli nel buio. “Non sono il Padreterno e non ho la bacchetta magica. Non abbiamo i soldi per mettere in sicurezza tutti gli edifici – chiarisce Occhiuto – e anche se li avessimo (servirebbero, avevamo stimato, circa 80 milioni di euro) non potremmo perché non si può espropriare e intervenire. Posso fare delle ordinanze, presentare i lavori da fare ai crollo-cosenza-vecchia (23)proprietari e poi loro decidono se investire (avvalendosi degli incentivi economici che mettiamo a disposizione) o meno. Sicuramente risulta poco accattivante per un privato fare dei lavori in case che hanno una bassissima rendita immobiliare. Per ora possiamo lavorare con i fondi di Santa Lucia 2 (il progetto Santa Lucia 1 è fermo per il ritrovamento di un muro di epoca romanica) sbloccati dalla Regione Calabria dopo la stipula dell’accordo per la costruzione della metrotramvia”.

 

Allo stesso tempo però su palazzo Compagna, in cui hanno perso la vita tre persone a seguito di un incendio, che ospitava la residenza Ruggi d’Aragona Occhiuto annuncia che provvederà alla messa in sicurezza e restauro dello stabile. “La passeggiata del cosentino – fa da eco il vicesindaco Jole Santelli – dovrà andare da Piazza Bilotti a Piazza Prefettura”. Ecco l’idea, che sfugge ai residenti: quella delle vasche. Lunghe passeggiate, selfie e secchiate di turismo. Gente, ordine, luci (immancabili ovviamente) e pulizia. Una ricetta con cui Occhiuto, annunciando che non si ricandiderà alla carica di sindaco (forse per seguire le orme del fratello), salverà il centro storico di Cosenza. Una Cosenza Vecchia ‘allargata’ che comprenderà il ponte di Alarico, il ponte di Calatrava, il fiume navigabile, il Planetario, i BoCs art, l’area Mancuso e Ferro, Gergeri e il chiostro di San Domenico. Ambizione o fantascienza? Lo scopriremo negli anni a venire.

Foto Marco Belmonte

L'articolo Crolli a Cosenza Vecchia,la ricetta del sindaco: “Portiamo gente. Non sono il Padreterno” sembra essere il primo su QuiCosenza.it.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 778

Trending Articles