Il giovane è rimasto folgorato dopo aver accidentalmente toccato i cavi della ferrovia.
SCALEA (CS) – I residenti del Parco Scalea 2000 più volte avevano denunciato la pericolosità di quei cavi. Sessantamila volt che alimentano la linea ferroviaria attraversando l’intero residence, sospesi tra i tetti e gli alberi. Era stata chiesta la loro rimozione, ma l’istanza dei pochi residenti che popolano il villaggio d’inverno era stata totalmente ignorata da Ferrovie dello Stato. Ieri, le loro preoccupazioni si sono trasformate in tragedia. Aniello Davino, 24enne di Agropoli nel salernitano stava raccogliendo pigne insieme a un suo collega. I due vivevano a Scalea per lavoro. Si erano temporaneamente trasferiti e grazie ad un accordo con il condominio del residence raccoglievano le pigne del parco. Aiutavano così a mantenere puliti gli spazi comuni guadagnando qualcosina rivendendo poi i pinoli e ciò che resta delle pigne, utile a produrre pellet, nel salernitano. Si erano, come si suol dire, inventati un mestiere. I due intraprendenti giovani ieri nel primo pomeriggio erano intenti a svolgere in allegria il proprio lavoro. Davino sull’albero con un bastone di ferro che si usa in agricoltura per piegare i rami faceva cadere le pigne, il suo amico in basso le raccoglieva e le metteva nel sacco.
All’improvviso la scossa. Il bastone tocca il cavo dell’alta tensione nascosto tra i rami. Il ventiquattrenne viene attraversato da una scarica da sessantamila volt che lo fa balzare a terra da tre metri d’altezza. L’amico cerca di prenderlo con le braccia per attutire il colpo. Rialzatosi da terra tenta di rianimarlo mentre telefona i soccorsi. Arriva il 118 sul posto e da Cosenza parte l’elisoccorso che invertirà la rotta poco prima di raggiungere Scalea. Per il giovane lavoratore del salernitano non c’è più niente da fare. I sanitari non potranno far altro se non constatare l’avvenuto decesso. Avvertiti i familiari per telefono la salma viene trasportata in obitorio. I genitori accorsi in tutta fretta da Scalea si occuperanno ora di far trasferire il corpo del figlio ad Agropoli per i funerali. Un’altra tragedia consumatasi nel Parco Scalea 2000, dove nell’Aprile dello scorso anno con una coltellata alla gola una pensionata 69enne di Torino, Maria Mascetti, uccise nel residence il suo compagno 75enne Giuseppe Ronco.