I residenti si occupano dello spazzamento delle strade, ma non possono rimuovere le cataste di rifiuti che potrebbero provocare nuovi roghi
COSENZA – Il Villaggio Rom di via degli Stadi rischia di essere nuovamente avvolto dalle fiamme come la scorsa estate. Quaranta famiglie furono evacuate durante l’incendio e ai bimbi vennero distribuite delle mascherina in attesa che i Vigili del Fuoco spegnessero i roghi che per ore hanno minacciato le abitazioni al di sopra del quartiere Far West di via degli Stadi. Il fuoco, che ha distrutto sei auto, si era velocemente propagato a causa del vento e della mancata messa in sicurezza della collina immersa tra sterpaglie e rifiuti. A distanza di un anno la situazione è immutata. Una distesa di rifiuti occupa parte della carreggiata che porta alle villette del villaggio rom. L’erba non è stata ancora tagliata e qualsiasi piccola fiamma potrebbe provocare, nuovamente, incendi di vaste dimensioni.
I residenti quotidianamente puliscono gli spazi comuni del quartiere, i piazzali, la piazza e il piccolo parco con la ghiaia. Aree in cui non si registra alcun tipo di criticità, curate come le case delle famiglie che le popolano e che non esitano a lamentare i propri disagi. “Non ritirano l’immondizia da giugno – è il coro unanime di voci che si alza da villette e palazzine – c’è di tutto, uno schifo. E comunque quando vengono lasciano sempre qualcosa soprattutto gli ingombranti. Dobbiamo stare sempre in ansia quando i bimbi vanno in cortile e vigilare affinché non si avvicinino ai cumuli di rifiuti. Perché non ci fanno fare la differenziata come negli altri quartieri? Basterebbe un’isola ecologica, con dei bidoni, magari con degli incentivi per avere sconti in bolletta o sulla spesa come fanno da altre parti e il problema sarebbe risolto”.
La Polizia Municipale invece interviene con multe salate per chi abbandona i rifiuti in strada, pur essendo l’unico modo che i residenti hanno per gettare la spazzatura. “Centosei euro di verbale – spiega un signore – che ho pagato per aver gettato un paio di buste, mentre la spazzatura ci sta seppellendo”. Le bonifiche dovrebbero essere effettuate da Ecologia Oggi su richiesta del Comune di Cosenza, ma il lasso di tempo che trascorre tra un ritiro è quello successivo è così lungo da esasperare chi vi abita costretto a convivere tra immondizia maleodorante in putrefazione e topi. Ma non è l’unico problema che lamentano i residenti. Le quaranta villette costruite in ‘era Mancini’ pare siano state costruite su una falda acquifera senza porre in essere lavori di drenaggio.
Così dal 2000 quando le abitazioni sono state consegnate alle famiglie il piano seminterrato si allaga di continuo rendendo puntualmente necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco e i muri perennemente madidi di umidità. Un fenomeno a cui nessuno è riuscito a porre rimedio nonostante il Comune abbia istallato per ogni casa dalle due alle quattro autopompe per non fare entrare fiumi di acqua nei magazzini. Il sindaco Mario Occhiuto in merito ha affermato che “i magazzini interessati dalle infiltrazioni non sono destinati ad uso abitativo. Stiamo lavorando per predisporre nuovi interventi che risolvano il problema alla base con degli impianti da istallare sulla montagna. Qualora non dovessero bastare agiremo sugli interni delle case ottimizzando il meccanismo delle autopompe e predisponendo nuovi sistemi”. Intanto i rom, pazienti, attendono. Sperando che il quartiere non vada in fiamme e che gli allagamenti non provochino il corto circuito degli impianti elettrici.
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