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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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Cosenza Vecchia pedonalizzata senza parcheggi per residenti, il Comune: “Hanno 500 auto, sono troppe”

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Cosenza Vecchia pedonalizzata senza parcheggi per residenti, il Comune: “Hanno 500 auto, sono troppe”

Raffiche di multe per i residenti, trenta nella sola giornata di mercoledì, a causa di comunicazioni errate da parte del Comune. Poche decine di parcheggi gratuiti per circa cinquecento automobili

 

COSENZA – Incubo parcheggi per i residenti del centro storico. Con la chiusura al transito di corso Telesio chi vi abita con estrema difficoltà riesce a posteggiare la propria auto. A Cosenza Vecchia infatti non è previsto il rilascio di parking card che permettano ai residenti di utilizzare gli stalli con le strisce blu. L’intero centro storico non è stato inserito nel Piano della Sosta redatto dal Comune. In più mentre negli altri quartieri la sosta a pagamento è prevista nei giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00. A Cosenza Vecchia il divieto vige per l’intero arco della giornata: oo – 24. La scorsa settimana in un solo giorno sono state emesse ben 30 multe a carico dei residenti che avevano parcheggiato nel piazzale che si trova alle spalle della Casa delle Culture. Dall’Amaco che gestisce gli stalli affermano che la società emette i verbali “in base a quello che la legge prescrive. Il Comune di Cosenza ci ha detto di trattare quell’area come un normalissimo parcheggio con stalli a pagamento. E così stiamo operando”.

 

 

Le informazioni ricevute dai cittadini però sembrerebbero diverse. “Ai residenti – afferma un uomo che abita vicino al Duomo – è stato concesso un pass con il quale è permesso sostare non più di venti minuti sul corso principale, però si può parcheggiare sul Lungo Crati e nel parcheggio grande di fronte l’Arenella. Almeno così ci avevano garantito. Dopo circa 15 giorni hanno fatto le strisce blu dove avremmo dovuto poter parcheggiare, invece pur esponendo il pass siamo stati multati: 41 euro ad auto. La mia famiglia che possiede due auto dovrà quindi pagare 82 euro. La Polizia Municipale ha detto che non sapeva nulla e siamo rimasti esterrefatti”. Dal comando della Polizia Municipale fanno infatti sapere di non avere alcuna informazione in merito perché della gestione del parcheggio se ne occupa esclusivamente l’Amaco, ma sono disposti ad accogliere i ricorsi dei residenti sanzionati.

 

 

IL PARCHEGGIO C’E’, MA NON SI TROVA

A chiarire l’assurdità della situazione è Michelangelo Spataro assessore alla Mobilità Sostenibile del Comune di Cosenza. “Nel parcheggio sul Lungo Crati alle spalle della Casa delle Culture ci sono in tutto 40 parcheggi a fronte di una richiesta di oltre 500 permessi per residenti che dovremmo rilasciare se attivassimo la parking card come negli altri quartieri di Cosenza. Per assegnarli dovremmo fare una graduatoria e non è possibile. Oltre tutto quelle strisce blu non sono nel Piano della Sosta che prevede le strisce bianche in numero proporzionale perché il centro storico non è stato contemplato. In quell’area infatti abbiamo previsto 10/15 parcheggi gratuiti. I residenti del centro storico possono quindi parcheggiare senza pagare nelle traverse interne, su piazza dei Valdesi, sopra nella zona Porta Piana, Arco di Ciaccio, sul Lungo Fiume e, più in generale, dove trovano posto. Che poi il parcheggio si trova, si fa fatica quando ci sono gli eventi, ma non è un problema. La questione di quel parcheggio sorge ora che è stato regolamentato quel piazzale prima gestito dagli abusivi. E’ una protesta montata perché prima nessuno dei cittadini che abitavano a Cosenza Vecchia parcheggiava lì”.

 

 

Chi esce poco si trova a dover pagare per tenere l’auto ferma sotto casa almeno 12 euro. “Il pass che ci hanno dato al Comune – spiega la moglie di un disabile che abita nei pressi del Duomo – non dà diritto a parcheggiare nelle strisce blu che hanno dipinto a terra solo qualche giorno fa. Prima tra corso Telesio e piazza Toscano riuscivamo a trovare stalli liberi ora è un inferno arrivare a casa portando la spesa sui gradini a tre chilometri di distanza. Se era vietato parcheggiare perché non ci hanno informati? Era stato lo stesso ufficio che ci ha rilasciato il pass a dirci che nel parcheggio di fronte l’Arenella sotto la Casa delle Culture potevamo lasciare le auto. Poi hanno multato tutti dicendo che dobbiamo pagare il parchimetro: 24 euro al giorno, per due auto 48 euro. E’ una rapina. Faccio pulizie, mi alzo alle 5:00 del mattino e guadagno 350 euro al mese non posso permettermelo. Ci proponessero un abbonamento che lo compriamo, però una soluzione devono darcela. Le strisce bianche sono sempre occupate, perché tra i nostri palazzi siamo almeno 300 le famiglie motorizzate. Dove me la metto la macchina? Mi marito è invalido non posso lasciarla a Porta Piana. Le navette non risolvono il problema, lo dimostra il fatto che viaggiano a vuoto”.

 

IL PIANO GENERALE DELLA SOSTA

Il Piano Generale della Sosta che esclude Cosenza Vecchia dalle aree regolamentate da parking card divide la città in quattro zone: rossa (da via Lungo Busento fino a viale della Repubblica); arancio (centro città); verde (da Viale della Repubblica fino a via Popilia) e gialla (da via Panebianco a viale Crati). Studiato partendo dall’assunto che “le auto ferme, quelle in sosta nelle strade, sono una causa importante, se non la principale, della congestione del traffico, dell’inquinamento urbano e dei tempi spaventosamente lunghi per gli spostamenti urbani. Gli spazi da destinare alla sosta ed alla circolazione sono chiaramente insufficienti rispetto alle necessità. Lo spazio stradale nelle città è un bene raro e perciò caro. Chi lo occupa arreca un danno e genera costi a tutta la collettività ed è per questo che deve essere chiamato a contribuire a sostenerli”.

 

 

L’obiettivo era come si legge nel documento elaborato dal 7° Settore Infrastrutture – Mobilità del Comune di Cosenza e approvato dal Consiglio comunale: “lo scoraggiamento della sosta non necessaria; la promozione dell’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico; la razionalizzazione della movimentazione nelle aree più congestionate; la diminuzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico; il corretto utilizzo di una risorsa scarsamente disponibile quale il suolo pubblico destinato alla sosta e alla circolazione”. Il piano si basava sui dati Istat del 2001 su Cosenza “dei residenti nelle aree a pagamento dai quali si evidenziava che tale misura avrebbe riguardato circa 30.000 abitanti e quasi 14.000 nuclei familiari con una disponibilità 14.615 auto. Il territorio cittadino veniva diviso in 4 settori che prevedevano 3.500 posti auto per la sosta a pagamento e 5.892 posti per la sosta libera“. Per gli altri invece l’unica possibilità e vendere l’auto e spostarsi a piedi. Questa la mobilità sostenibile ‘forzata’ nella città dei bruzi.

 

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