COSENZA – Il Reddito di Cittadinanza cesserà definitivamente di esistere il 31 dicembre 2023. Solo le famiglie con minori, disabili, over 60 oppure in carico ai servizi sociali, dal 1° gennaio 2024 accederanno all’Assegno di Inclusione (AdI). La richiesta potrà essere effettuata on line dal sito dell’Inps oppure attraverso i patronati. Per coloro che non rientrano nel bacino dei beneficiari dell’AdI sarà possibile tentare di rientrare nell’altra misura contro la povertà istituita dal Governo Meloni dopo l’abolizione graduale del Reddito di Cittadinanza (RdC). Si tratta del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), un sussidio di 350 euro per 12 mesi.
Quanti calabresi perderanno il Reddito di Cittadinanza
La platea di coloro che nel 2023 hanno percepito il Reddito di Cittadinanza in Calabria è di 84.797 nuclei familiari, per un totale di 190.809 persone e una media di 585 euro al mese. Nel 2022 erano 101.677 famiglie, complessivamente 230.458 cittadini coinvolti ed erogazioni mensili in media pari a 566 euro. Ad agosto, per effetto del Decreto Legge n. 48 del 4 maggio 2023 la misura è stata soppressa per circa 15.700 percettori. Nell’intero arco dell’anno, tra revocati e decaduti, sono stati 18.802 i beneficiari che hanno perso l’accesso a Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza. Al 1° dicembre erano rimaste solo 47.958 famiglie (120.792 persone) per un importo medio di 596 euro a poter fruire della misura di contrasto alla povertà istituita nel 2019 dal primo Governo Conte. Dal 1° gennaio però non percepiranno più il sussidio.
I dati per ogni provincia
I dati dell’Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza dell’Inps offrono una panoramica dei percettori sul territorio. Il maggior numero di superstiti del RdC che dovranno tentare di rientrare nelle misure di welfare alternative (AdI ed SFL) risiede nella provincia di Cosenza. Si tratta di 17.388 nuclei familiari e 42.115 persone coinvolte che beneficiavano, in media, di 593 euro mensili erogati dallo Stato. A seguire appaiono in ordine decrescente: Reggio Calabria con 12.897 famiglie, 33.613 cittadini coinvolti e 605 euro di importo medio erogato; Catanzaro con 8.367 famiglie, 21.379 cittadini coinvolti e 601 euro di importo medio erogato; Crotone con 6.096 famiglie, 15.985 cittadini coinvolti e 586 euro di importo medio erogato; Vibo Valentia con 3.210 famiglie, 7.700 cittadini coinvolti e 581 euro di importo medio erogato.
L’offerta di lavoro in Calabria
In Calabria l’abolizione del Reddito di Cittadinanza potrebbe ripercuotersi in maniera nefasta sul tessuto sociale a causa dell’assenza di dinamismo nel mercato del lavoro. Basti pensare che dall’ultimo bollettino diramato dal Laboratorio dello Sviluppo Locale della Regione Calabria gli occupati rappresentano il 43,5%. Ciò significa che più della metà dei calabresi occupabili non lavora, oltre 6 persone su 10 in Calabria sono prive di impiego. In compenso, sulla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), che dovrebbe fungere da punto di incontro tra disoccupati e imprenditori che reclutano personale, per i 14.384 ex percettori di Reddito di Cittadinanza in cerca di occupazione sono disponibili solo 80 offerte di lavoro. Solo lo 0,5% quindi avrà la possibilità di essere impiegato in qualche attività. Il resto resterà fuori. Un dato sconcertante che non lascia ben sperare nel futuro delle famiglie che resteranno senza sussidio. A meno che non si scelga di emigrare all’estero o fuori regione in cerca di fortuna.
L'articolo Il 31 dicembre muore il Reddito di Cittadinanza, ecco quanti calabresi perderanno il sussidio proviene da quicosenza.