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Channel: Maria Teresa Improta, Autore presso quicosenza
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Discariche di Sant’Agostino a Rende, i rifiuti saranno spostati nell’area centrale (FOTO)

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RENDE (CS) – I rifiuti ci sono, ma non si vedono. Le due ex discariche di Sant’Agostino sono state inglobate nella vegetazione. Anche la casetta dove i camion passavano per pesare la spazzatura e formalizzare i conferimenti è avvolta dagli arbusti. Sono invece ben visibili i teloni che ricoprono la discarica in disuso di Castrolibero che si trova a pochi metri di distanza. Gli interventi sul versante in frana finanziati con oltre 1 milione di euro di fondi PNRR non sono stati eseguiti, ma prosegue l’iter per l’avvio della tanto attesa bonifica. Nei giorni scorsi Hypro S.r.l. e 3iprogetti S.r.l. che si sono aggiudicate l’appalto della progettazione hanno finalmente consegnato il progetto definitivo per la messa in sicurezza permanente del sito. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno e costeranno 5 milioni di euro, fondi stanziati dalla Regione Calabria nel 2017 e ancora non spesi.

Le tre discariche tra Rende e Castrolibero

La prima discarica di Sant’Agostino ha accolto rifiuti a partire dagli anni ’70, la seconda era stata inaugurata il 2001 ed è costata oltre 4 miliardi di lire. Le condizioni dell’area sono peggiorate quando l’ingegnere Francesco Azzato all’epoca dei fatti assessore all’Ambiente del Comune di Castrolibero (poi migrato all’Ufficio Tecnico di Rende e oggi dirigente dei settori Urbanistica e Trasporti del Comune di Cosenza) ha speso 3 milioni di euro per costruire una bretella che avrebbe consentito ai camion di raggiungere agevolmente la discarica. La strada viene costruita sui rifiuti e alle prime piogge, prima ancora di essere inaugurata, crolla sulla vecchia discarica di Sant’Agostino ormai tombata compromettendo la funzionalità già non eccellente dei canali di scolo del percolato e dell’impermeabilizzazione creata per non contaminare le falde.

La bonifica delle discariche di Sant’Agostino

Finora sono stati spesi 500.000 euro per la progettazione. «Per ottenere il finanziamento già stanziato di 4,5 milioni per la bonifica della discarica ex Sant’Agostino, da parte della Regione, – spiega l’architetto Marco Di Donna responsabile della sezione Ambiente del Comune di Rende – bisogna firmare la convenzione di finanziamento che potrà essere sottoscritto solo dopo la chiusura e approvazione del progetto esecutivo della Bonifica attualmente in itinere. Con la consegna del progetto definitivo della bonifica dell’ex discarica di Sant’Agostino da parte della Società HYpro, si entra nel vivo del processo che dovrà porre rimedio definitivamente ad una delle criticità ambientali che da molti anni grava sul territorio di Rende, in prossimità dei rilievi tra il Torrente Surdo e Campagnano, e che marginalmente coinvolge anche un lembo del territorio di Castrolibero. I prossimi passi riguarderanno l’indizione della Conferenza dei Servizi che consentirà di accogliere i pareri degli enti competenti, dopodiché si avvierà la fase di progettazione esecutiva che porterà in beve tempo all’appalto dell’intervento, le cui risorse sono già stanziate con Fondi Regionali/nazionali».

Dove saranno spostati i rifiuti

«L’intervento – chiarisce Di Donna – consiste nella riorganizzazione dell’intera discarica, suddivisa in tre settori, con una estensione complessiva di circa 75 ettari. Attraverso un abbancamento controllato, i rifiuti saranno asportati e deposti nel settore principale, liberando circa 40 ettari di terreno che saranno sottoposti ad un processo di rinaturalizzazione mediante la modellazione morfologica e la piantumazione di alberi e arbusti che favoriranno l’integrazione dell’area con l’ambiente naturale circostante. Il sito principale dove saranno allocati definitivamente i rifiuti, seguendo rigidi criteri tecnici per garantirne la stabilità e la sicurezza nel tempo, sarà interessato da un sistema di copertura, costituito da teli impermeabili e strati di terre, che proteggerà i rifiuti e conseguentemente la falda acquifera da possibili contaminazioni e favorirà la riqualificazione dell’area, contribuendo a ristabilire un equilibrio ecologico duraturo».

«Per quanto riguarda la gestione delle acque piovane, verranno installati sistemi di drenaggio e canalizzazioni che devieranno l’acqua dall’area, mantenendo stabile e sicuro il sito, e prevenendo rischi di erosione o saturazione del terreno che potrebbero compromettere il processo di bonifica. Inoltre, verranno previsti pozzetti per l’estrazione e lo smaltimento sicuro del biogas e del percolato prodotti dai rifiuti. Un sistema di monitoraggio continuo garantirà il corretto funzionamento di tutte le misure adottate, restituendo alla comunità un’area sicura, ordinata e ecologicamente equilibrata».

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